La storia di Cheri
Springfield, Oregon
Infermiera e madre di quattro figli; ama trascorrere del tempo con i suoi 12 nipoti e divertirsi con loro.
Dettagli sulla procedura:
Età al trattamento: 63
Medico:Dott. Ganesh Krishna, El Camino Hospital, California, USA
Data della procedura:aprile 2019
La vita prima delle valvole Zephyr®
Prima dell’enfisema la mia vita era piena e luminosa. Ero un’infermiera da oltre 30 anni. Ho cresciuto quattro figli e ora ho 12 bellissimi nipoti che sono la luce dei miei occhi.
Probabilmente l’enfisema si è sviluppato nel corso di oltre 20 anni. Per molto tempo sono stata trattata dal mio medico di famiglia. Ho smesso di fumare nel 2010 ma l’anno seguente, a 55 anni, quando i miei problemi respiratori sono aumentati, sono andata per la prima volta da uno pneumologo. La visita non andò bene. La prognosi era molto negativa.
La malattia ha coinvolto ogni aspetto della mia vita. Ho provato a continuare a lavorare, ma mi assentavo spesso per malattia e alla fine mi sono dimessa per disabilità. Anche le attività più semplici, come passare l’aspirapolvere, mi stremavano. Quando cucinavo, alla fine ero troppo stanca per mangiare.
Ricordo la prima volta che ho dovuto chiamare un’ambulanza. Avevo passato un fine settimana in un parco marino con i miei nipoti e una volta tornata a casa semplicemente non riuscivo a respirare. In pochi anni, chiamare l’ambulanza era diventato normale. Alcuni dei paramedici mi conoscevano così bene che iniziavano il protocollo già nel soggiorno di casa. L’anno scorso dipendevo costantemente dall’ossigeno.
L’impatto psicologico è stato duro. Sentivo che la mia indipendenza stava svanendo. Quando ho accompagnato mia figlia a una fiera ho dovuto noleggiare uno scooter elettrico; poco dopo, quando ho finito l’ossigeno, siamo tutti andati in panico. Quando è arrivata l’ambulanza i miei nipoti erano terrorizzati. Non volevo credere che stesse succedendo davvero. Ricordo di aver chiesto al medico del pronto soccorso: “Sarà sempre così? È questa la vita che mi aspetta d’ora in poi?”.
Circa un anno fa il mio medico mi consigliò di prendere in considerazione un trapianto polmonare. Da infermiera, avevo assistito pazienti post-trapianto e sapevo di non voler sopravvivere in quel modo. Il mio fisioterapista respiratorio mi passò un articolo sulle valvole Zephyr che portai al mio medico. La malattia mi stava derubando della vita e per riaverla ero pronta a tutto, tranne che a un intervento chirurgico maggiore.
La vita dopo le valvole Zephyr®
La procedura di impianto è andata benissimo e sono bastati pochi giorni per sentire una differenza enorme. Mia figlia e mia nipote mi hanno accompagnato in California; mentre tornavamo nell’Oregon ci siamo fermate per un’esperienza di nuoto con i delfini. Era il sogno di mia nipote e a soli 4 giorni dall’impianto sono riuscita a entrare in acqua e condividere l’esperienza con lei senza aver bisogno dell’ossigeno. È stato straordinario!
Sono passati solo un paio di mesi dall’impianto, ma ho già capito che le valvole Zephyr mi hanno cambiato la vita. Prima delle valvole il mio orizzonte temporale arrivava a quando avrei avuto bisogno di una persona che si prendesse cura di me ed ero sicura che non avrei mai più lavorato. Ora non vedo l’ora di tornare a lavorare e sono sicura di potermi prendere cura di me stessa da sola per molti anni a venire.
Nonostante abbia ancora l’enfisema e prenda ancora dei farmaci, sono tornata a vivere. Sono andata a vedere una partita di pallacanestro di mia nipote e sono salita sulle gradinate senza avere bisogno dell’ossigeno. A partita finita, lei è salita da me e ha esclamato “Guardati, stai benissimo!”.
Ora ho fiducia nel futuro che mi attende. Queste valvole mi hanno restituito una vita da vivere. Entro un anno riuscirò di nuovo a partecipare ad attività sociali, a viaggiare e a lavorare.
Voglio raccontare la mia storia perché sono entusiasta di questo trattamento, sia come paziente che come infermiera. Tutti devono sapere che non devono rassegnarsi a soffrire o a subire interventi chirurgici maggiori.